Compralavoro, il bilancio della diocesi

La Provincia Pavese — 1 maggio 2015
Raccolti 40 mila euro, sei mesi d’occupazione per 20 persone: i risultati presentati dal vescovo Giudici al Carmine

C’è Fabrizio, 56enne con un passato difficile che faticava a reinserirsi nel mondo del lavoro. C’è Marco, che dopo aver perso il posto come metalmeccanico ora segue un corso per diventare giardiniere. E c’è Sara, 20enne che prima non riusciva a trovare un’occupazione stabile e che ora è impiegata in una cooperativa sociale. Sono alcune delle persone che hanno trovato una nuova speranza grazie al progetto Compralavoro, lanciato dal vescovo di Pavia nel dicembre scorso. I risultati del fondo di solidarietà per sostenere uomini e donne disoccupati sono stati presentati ieri sera alla veglia del lavoro voluta dalla Diocesi alla vigilia del Primo Maggio. Ma non si è parlato soltanto di occupazione ieri sera nella chiesa del Carmine: la tradizionale riflessione di monsignor Giovanni Giudici, infatti, quest’anno è arrivata anche alla vigilia dell’apertura di Expo, che proprio oggi apre i battenti a Milano.

«La nostra comunità qui riunita è una ricchezza: quante competenze diverse, quali possibili cooperazioni - ha detto il vescovo di Pavia - Oggi vediamo anche qualche timido frutto di novità: il Compralavoro, la collaborazione tra aziende del Made in Pavia, la presenza degli amici di Coldiretti. Ci fermiamo in preghiera e ci rivolgiamo a Dio per chiedere, per avere forza, per sperare».

Ieri sera in piazza del Carmine Confindustria ha allestito una tensostruttura dove le aziende che aderiscono alla rete di imprese Made in Pavia hanno esposto i loro prodotti. Intanto in chiesa l’ex segretario generale della Cisl Savino Pezzotta ha parlato di lavoro, di cibo e di Esposizione Universale.

«A noi che viviamo in Lombardia si presenta una grande occasione di riflessione e di azione: questo è l’Expo - ha detto Pezzotta - Un eccezionale evento internazionale al centro del quale c’è il diritto ad una alimentazione sana, sicura e, soprattutto, sufficiente per tutti». Un evento, l’Esposizione Universale che si apre oggi, che mette al centro proprio il cibo e l’agricoltura, ma che secondo l’ex segretario della Cisl non dovrà essere «piegato alla logica dell’agro-bussiness delle grandi multinazionali». «Dobbiamo trasformare il tema di Expo, che è Nutrire il pianeta, in un interrogativo», ha spiegato Pezzotta durante il suo intervento al Carmine, ricordando anche la sua lunga esperienza da sindacalista.

«Oggi la cooperazione tra mondo del lavoro e mondo dell’impresa è sempre più necessaria - sottolinea Francesco Caracciolo, direttore di Confidustria - Il Made in Pavia, ad esempio, è il segno della capacità di reagire».

Così come il Compralavoro, l’iniziativa voluta anche da don Franco Tassone insieme al Laboratorio di Nazareth e alla Caritas.

«In tre mesi, grazie al sostegno dei tanti che ci hanno creduto, sono stati raccolti 40mila euro - spiegano dalla Pastorale del lavoro - trasformati in sei mesi di occupazione per venti persone». «Anche la nostra Federazione provinciale ha aderito al progetto - spiega Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia - facendola conoscere anche ai nostri 5mila soci in tutto il territorio pavese».

Al termine della riflessione di Pezzotta e prima della veglia di preghiera l’organizzazione agricola ha offerto un buffet con i prodotti agroalimentari del territorio pavese.

 

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